Lugano: «Smart city finanziaria»

Di seguito un contributo del nostro Lars Schlichting pubblicato sul Corriere del Ticino in data 17 agosto 2024.

Le attività di gestione della piazza luganese stanno ormai trasformando l’area urbana in una vera e propria «smart city finanziaria». È la conseguenza, indotta, dello sviluppo digitale che il Municipio di Lugano aveva solo teorizzato oltre un decennio fa. Dopo essersi già imposto come fenomeno globale, oggi a livello locale lo ritroviamo a stimolare il territorio a recepire delle prassi in continua evoluzione. Pensiamo all’uso della intelligenza artificiale (IA) nella analisi delle infinite opportunità di investimento disponibili; alla compravendita di criptovalute; alla migrazione in digitale delle procedure cartacee. Questi sono solo alcuni esempi di attività la cui forma è rivoluzionata dall’innovazione tecnica mantenendo al contempo quelle regole di cautela e quegli obblighi di diligenza e di responsabilità professionale già ben conosciuti.

Asset digitali e normative

«Il mercato finanziario è sempre stato molto regolamentato e anche le criptovalute non sono da meno», riconosce Lars Schlichting, avvocato titolare dello studio legale luganese Lexify specializzato finanza digitalizzata. «Anzi – spiega – al momento abbiamo regole più stringenti per le criptovalute rispetto alle valute tradizionali ed è quindi possibile affermare che il mondo degli asset digitali è completamente regolato. L’uso dell’IA non è ancora oggetto di una normativa specifica. Ma già oggi diverse normative, come quella sulla protezione dei dati o sui diritti d’autore, trovano applicazione in questo campo. Tutte queste evoluzioni si stanno preparando a trasformare in modo irreversibile l’infrastruttura finanziaria».

«Nel prossimo futuro, direi entro cinque anni – aggiunge Schlichting – le transazioni finanziarie saranno prevalentemente svolte sulla blockchain, una forma di registro distribuito accessibile al pubblico in cui le transazioni sono raggruppate e registrate in blocchi, che poi a loro volta vengono concatenati. Questo permetterà l’uso di smart contract, che eseguiranno ogni tipo di attività, come la contabilità, la revisione e l’espletamento degli oneri fiscali, tutto in maniera automatizzata».

All’avvocato Schlichting chiediamo infine quali evoluzioni ci attendono: «L’utente non si renderà conto di questi cambiamenti – afferma – dato che la sua esperienza sarà identica a quella odierna. Per pagare inquadreremo un QR code che, anziché su un conto bancario, ci addebiterà l’importo tramite un wallet, una relazione attivata sulla blockchain», conclude.

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